Fino alla vittoria
Mentre in tanti si apprestano a considerare conclusa la mobilitazione in Francia, a seguito delle concessioni da parte di Macron, i lavoratori francesi rilanciano la lotta attraverso scioperi e manifestazioni.
Di seguito il comunicato intersindacale in risposta alle concessioni del primo ministro francese.
Il 9, 10 e 11 gennaio, le mobilitazioni sono state di grande forza. Questo sabato, 11 gennaio, hanno acquisito slancio con un marcato carattere interprofessionale e transgenerazionale. Questi giorni segnano una tappa importante nella mobilitazione dello sciopero lanciato dal 5 dicembre.
Ciò dimostra la determinazione e il rifiuto di questo assurdo progetto di un regime pensionistico a punto unico da parte della maggioranza della popolazione, nonostante tutti i tentativi e le manipolazioni del governo.
A seguito degli annunci odierni, non solo l’età cardine non viene rimossa, ma il Primo Ministro conferma la sua determinazione a ridurre l’età pensionabile rifiutando qualsiasi aumento dei contributi previdenziali.
Le organizzazioni sindacali CFE-CGC, CGT, FO, FSU, Solidaires, UNEF, UNL, MNL richiedono il mantenimento del sistema pensionistico esistente attraverso la solidarietà e la distribuzione intergenerazionale e le rendite. Condividono proposte per migliorare i diritti di tutti.
Per fare ciò, è necessario aumentare i finanziamenti in base ai contributi sociali e alla ricchezza prodotta dal lavoro.
Contrariamente a quanto affermato dal governo, le donne non sono vincitrici!
Per quanto riguarda le carriere incontrate, questo progetto, che terrà conto dell’intera carriera, avrà la conseguenza di aumentare i già ampi divari pensionistici tra donne e uomini.
Questo è il motivo per cui le nostre organizzazioni chiedono di continuare e amplificare ulteriormente la mobilitazione con scioperi e manifestazioni a partire dalla prossima settimana per ottenere il ritiro di questo progetto e l’apertura di veri e propri negoziati su posti di lavoro, salari, fine della precarietà, in particolare per gli studenti, contributi e miglioramento del diritto alla pensione nel quadro del sistema e dei sistemi esistenti.
Le organizzazioni sindacali CFE-CGC, CGT, FO, FSU, Solidaires, MNL, UNEF e UNL chiedono a tutto il mondo del lavoro e ai giovani di continuare e rafforzare lo sciopero, incluso uno rinnovabile, dove i dipendenti decidono in tal modo.
Chiedono l’organizzazione di azioni di sciopero, di convergenza intersettoriale su tutto il territorio, unendosi massicciamente al movimento il 14 gennaio.
Chiedono un’azione continua e la mobilitazione il 15 e rendere il 16 un nuovo giorno di massiccia mobilitazione interprofessionale di scioperi e manifestazioni.
L’intersindacale decide di incontrarsi di nuovo la sera di mercoledì 15 gennaio 2020.
11 gennaio 2020