IV Conferenza Nazionale del Fronte di Lotta No Austerity ESTENDERE E RAFFORZARE LE LOTTE CONTRO IL GOVERNO
Sabato 15 e domenica 16 giugno si è svolta a Firenze la IV Conferenza nazionale del Fronte di Lotta No Austerity: si è trattato del consueto importante appuntamento annuale di confronto politico e di coordinamento tra realtà sindacali e di lotta di diverse regioni.
Quest’anno l’agenda dei lavori ha visto al centro della discussione un tema in particolare: l’opposizione ai famigerati “Decreti Salvini” (il “Decreto Salvini-bis” è stato recentemente approvato in consiglio dei ministri e ora è in discussione in parlamento) che inasprisce pesantemente le leggi razziste (di fatto è introdotto il reato di salvataggio di vite umane!) e le misure repressive verso le lotte operaie e dei lavoratori (si veda il testo della campagna che abbiamo sostenuto per l’abolizione del Decreto Salvini.
Le relazioni iniziali
Sabato i lavori hanno avuto inizio con quattro relazioni dei compagni e delle compagne del Gruppo operativo nazionale.
Diego Bossi, operaio della Pirelli, ha ricordato l’importanza del Fronte di Lotta No Austerity come strumento per costruire un’unità d’azione e di lotta tra realtà sindacali e di movimento di differente appartenenza sindacale e collocazione lavorativa: uno strumento necessario per superare le divisioni spesso fomentate dalle direzioni sindacali, divisioni che ostacolano la costruzione di efficaci azioni di resistenza agli attacchi dei padroni e del governo.
Daniele Cofani, lavoratore di Alitalia, tra i protagonisti della dura lotta contro la svendita della compagnia, ha centrato la sua relazione proprio sugli effetti dei “Decreti Salvini” sugli scioperi e sulle lotte, ricordando come qualsiasi azione di blocco stradale ed occupazione di stabili (e persino l’accensione di un fumogeno in manifestazione!) possa comportare l’arresto e la reclusione per vari anni: da qui la necessità di promuovere una campagna per respingerlo.
Giordano Spoltore, operaio della Sevel (gruppo Fca), ha centrato la sua relazione sulla condizione degli operai e delle operaie del gruppo Fca, ricordando i numeri della produzione Fca in Italia (e i conseguenti profitti) e illustrando gli interessi materiali della Fiat nelle recenti fusioni (Fiat-Chrysler) e in quelle che si prospettano (vedi annunciata e poi sospesa fusione con Renault).
Giordano ha anche ricordato alcune recenti vittorie degli operai in tribunale, con la condanna di Fca per utilizzo illegittimo della cassa integrazione (al reparto confino di Nola, in Campania) e per sanzioni disciplinari illegittime (tra cui una ai danni dello stesso Giordano) funzionali ad intimidire gli operai che non chinano la testa.
Laura Sguazzabia, insegnante attivista delle Donne in Lotta, ha ricordato le straordinarie lotte delle donne di questi ultimi anni, lotte che hanno visto come momenti più significativi gli scioperi e le mobilitazioni dell’8 marzo e, di recente, la grande manifestazione di Verona contro il Convegno ultra-reazionario del “Popolo della famiglia” (sostenuto anche da ampie componenti del governo, tra cui il vicepremier Salvini): è fondamentale unire queste lotte a quelle sindacali e del mondo del lavoro.
Il dibattito dei due giorni
Il dibattito dei due giorni è stato intenso e costruttivo, con decine di interventi in rappresentanza di tante realtà sindacali e di movimento, oltre che degli immigrati che subiscono sulla loro pelle gli attacchi razzisti del governo giallo-verde.
Vogliamo proprio iniziare ricordando gli emozionanti interventi di donne e uomini immigrati: Malick, rifugiato del Gambia; Said, immigrato del Movimento di Lotta per la casa; Rabia, giovanissima compagna indiana delle Donne in Lotta.
Sono inoltre intervenuti (speriamo di non dimenticarci di nessuno) rappresentanti delle seguenti realtà (di diverse regioni d’Italia, dal Piemonte fino alla Puglia):
Lavoratrici e lavoratori dell’accoglienza di Prato e Bergamo (che subiranno migliaia di licenziamenti a causa dei tagli del Decreto Salvini), lavoratori Tim, lavoratrici e lavoratori della Sanità, lavoratori delle Poste, del Movimento di Lotta per la Casa, del Comitato No Aereoporto di Firenze, del collettivo Fondo comunista, del Coordinamento delle lavoratrici e dei lavoratori per l’unità di classe, lavoratori e attivisti sindacali dei trasporti (ferrovieri e trasporto aereo), attivisti sindacali della logistica, operai Fiom e Flmu Cub, attivisti Cgil del Sindacato è un’altra cosa, delle insegnanti, delle studentesse della Rete dei collettivi fiorentini, della redazione di Lotta continua (che ospita sulle sue pagine una rubrica fissa gestita dal FLNA), dei compagni e delle compagne del FLNA di Bari e di Alessandria attivi nelle lotte a difesa del territorio e dell’ambiente.
Molto apprezzato anche il collegamento via skype di Roberto di Prendo Casa Cosenza. Segnaliamo in particolare l’intervento di Natalia, compagna brasiliana, che ci ha raccontato delle grandi lotte in Brasile contro gli attacchi del governo Bolsonaro: a maggio sono scesi in piazza in tutte le città del Brasile milioni di insegnanti e studenti per contrastare i tagli all’istruzione pubblica; il 14 giugno si è svolto un grande sciopero generale della storia del Brasile che ha visto l’adesione di 45 milioni di lavoratori e lavoratrici!
A Fabiana Stefanoni, insegnante, tra i protagonisti delle dure lotte del settore di questi ultimi mesi (tra cui quella vincente che ha costretto il governo a ritirare la sospensione dell’insegnante di Palermo), sono spettate le conclusioni della giornata di sabato: è stato ricordata l’importanza di non cadere nell’inganno (orchestrato ad arte da alcune forze politiche riformiste) della presunta “ondata nera” e reazionaria che impedirebbe la possibilità di una controffensiva dei lavoratori e delle masse: anche in Italia, come sta avvenendo in Brasile contro Bolsonaro, nessun attacco del governo è avvenuto senza risposta, basti pensare alle straordinarie manifestazioni di massa contro Salvini o contro i fascisti (Genova docet), alle enormi manifestazioni delle donne, ai tanti scioperi in diversi settori (dalla logistica alla scuola ai trasporti) che non si lasciano intimorire dalle leggi repressive: si tratta di esperienze che dobbiamo riuscire a unire ed estendere.
La giornata del sabato si è conclusa con un partecipato confronto sul tema della lotta delle donne, con uno spazio di discussione (aperto a tutte e tutti gli interessati) dedicato al tema della lotta contro il maschilismo.
Le decisioni della Conferenza
Ivan Maddaluni, ferroviere, membro del Gruppo operativo nazionale, ha introdotto il dibattito della domenica, dedicato alla discussione dei contributi portati dalle varie realtà aderenti al FLNA.
Ivan, nella sua relazione iniziale, ha ricordato il percorso che abbiamo, insieme, portato avanti in questi anni: dal 2012 – quando, a partire da una serie di realtà di lotta e sindacali, è nata l’esigenza di costruire un coordinamento delle azioni e delle mobilitazioni – fino alla costruzione del Fronte di Lotta No Austerity, sempre sulla base di una discussione interna ampia e democratica.
Ivan ha ricordato, in particolare, le importanti battaglie, ancora attuali, per il ritiro di leggi e accordi liberticidi, che hanno inferto un duro colpo al diritto di sciopero, di rappresentanza sindacale e di dissenso: il Tur (Testo unico sulla rappresentanza), che ha estromesso tanti delegati sindacali dalle rsu, e la legge 146/90, che impedisce lo sciopero continuato nei servizi cosiddetti essenziali (trasporti, scuola, pubblico impiego, cooperative sociali, ecc).
Anche il dibattito della domenica è stato molto partecipato, con la presentazione da parte di diversi compagni di contributi su temi differenti: dalle questioni organizzative alla sanità, dalla scuola alle lotte ambientali, dal welfare aziendale fino alle tematiche internazionali (ricordiamo infatti che l’FLNA aderisce alla Rete sindacale internazionale di solidarietà e di lotta).
C’è stato anche un confronto su quale possa essere il miglior nome per questa nostra esperienza di fronte unico: si è deciso di lasciare invariato il nome “Fronte di Lotta No Austerity”, ma il dibattito proseguirà nelle prossime Conferenze nazionali.
Si è anche deciso di continuare la campagna contro i “Decreti Salvini”, facendoci promotori, insieme a quante più realtà possibili, di comitati cittadini contro il Decreto Salvini, da promuovere ove possibile, al fine di organizzare iniziative di sensibilizzazione e di protesta.
Pubblichiamo in fondo a questo report tutte le risoluzioni approvate dalla Quarta Conferenza Nazionale. Invitiamo tutte e tutti coloro che stiamo incontrando nelle lotte a unirsi al nostro percorso per rafforzare quell’unità che serve per vincere!
Risoluzioni Approvate IV Conferenza Nazionale FLNA:
Tutte le foto della IV Conferenza FLNA: