Ita Airways: una sentenza che ci impone più che mai di resistere, e continuare a lottare.
Riceviamo dal Comitato Tutti A Bordo e pubblichiamo
Per la prima volta, dopo diversi mesi, un tribunale italiano condanna Ita Airways al reintegro di 77 ex lavoratrici e lavoratori Alitalia. Lo fa riconoscendo, oltre ogni ragionevole dubbio, l’esistenza di una totale continuità fra la vecchia compagnia di bandiera e la piccola start up a capitale pubblico, ampiamente dimostrabile grazie all’acquisizione agli atti del contratto di vendita reso finalmente pubblico.
Lo fa appellandosi a una legge del codice civile, la 2112, che in caso di cessione di ramo d’azienda, tutela il passaggio di tutti i lavoratori rispettandone diritti e condizioni di partenza.
Lo fa bollando come fraudolento il progetto di smembramento della compagnia di bandiera ideato da una intera classe politica venduta al capitale e avallato da tutte le sigle sindacali confederali immeritevoli di quel ruolo di salvaguardia dei lavoratori di cui non sono più degni.
La notizia del pronunciamento favorevole ai lavoratori è giunta ufficialmente ieri mattina, mentre in piazza SS apostoli aveva luogo un nuovo presidio. Da mesi la lotta di opposizione dei lavoratori Alitalia, esclusi dal mondo del lavoro e relegati senza prospettiva nel bacino della cassa integrazione ormai agli sgoccioli, prosegue incessantemente, non solo nei tribunali, richiamando alle vere responsabilità di un disastro sociale quanti si sono arroccati nei palazzi del potere evitando ogni confronto.
Fin quando al sopruso, alla prevaricazione, all’illecito avremo ancora la forza di opporre, tutti insieme, resistenza, lotta, rabbia, la storia della più importante vertenza del paese non sarà finita, e soprattutto l’esito sarà ancora tutto da scrivere.
Perché il Paese ha bisogno di un ripensamento totale, in un settore in forte espansione come quello del trasporto aereo, che non possiamo permetterci di regalare alla concorrenza e alla giungla del libero mercato.
Questa giornata rappresenti per tutti noi, che non ci siamo mai arresi alla scomparsa di Alitalia vettore globale, un nuovo punto di partenza da cui proseguire con rinnovato vigore nella rivendicazione di quanto ci è stato tolto: un posto di lavoro dignitoso e una compagnia di bandiera unica pubblica nelle nostre mani!