ACCORDO ATITECH – FIUMICINO
Il TEMPO È SCADUTO E I NUMERI NON TORNANO…
Riceviamo dalla Cub Trasporti e pubblichiamo
Il 31.10.2023 è scaduto l’accordo sindacale siglato il 1.9.2022 tra Atitech e CgilCislUilUgl riguardo il passaggio delle attività e dei lavoratori dalla vecchia Dmo Alitalia verso la società di manutenzione di Capodichino. Tale accordo avrebbe previsto l’assunzione, seppur scaglionata, di 940 lavoratori degli oltre 1000 precedentemente in organico.
Un accordo disatteso con la complicità dei sindacati firmatari
Passato il termine del 31.10.2023, alla Cub Trasporti non risulta che sia stato rispettato l’accordo riguardo il numero delle assunzioni previste nonostante, a pochi giorni dalla date line, siano stati convocati circa 20 colleghi, dal bacino della cassa integrazione della Dmo Alitalia, per essere assunti entro la prima metà di novembre. Tali assunzioni sono del tutto insufficienti: non consentirebbero di raggiungere le 940 unità in organico, come previsto dall’accordo sindacale citato. Peraltro, oltre ad essere disattesa l’intesa con cui CgilCislUilUgl, continuano le “solite” modalità con cui sono stati selezionati i colleghi, non rispettando i criteri fissati dall’accordo stesso: a farla da padrone è stato l’ennesimo metodo clientelare. Già di per sé l’accordo del 1.9.2022 non garantiva l’assunzione di tutti i lavoratori della Dmo AZ, né quella dei soli 940 annunciati, in quanto era subordinata allo sviluppo di ITA che è ormai impantanata in un fallimentare progetto di privatizzazione e vendita alla concorrenza (…forse Lufthansa!). Inoltre, CgilCislUilUgl, non soddisfatti del danno commesso, il 25.9.2023, hanno firmato un accordo di cassa integrazione che “dovrà essere effettuata in attuazione del programma di formazione e riqualificazione del lavoratore interessato che ricopra l’intero periodo di sospensione”. Non solo, i soliti noti hanno firmatoil 13.10.2023 un contratto di espansione attraverso il quale espelleranno dalla produzione 18 colleghi “anziani” in cambio di 13 nuove assunzioni. Tutto ciò con l’utilizzo della Cigs, ovvero di un’ulteriore valanga di soldi pubblici a carico della collettività, per finanziare formazione e riqualificazione, in cambio di sole 13 nuove assunzioni (a cui diamo il benvenuto): altro che programmi di investimenti promessi, sono solo semplici interventi che dovrebbe garantire l’azienda.
Logistica e Officine i settori più colpiti
Tra i reparti che hanno subito la percentuale maggiore di lavoratori esclusi dalle assunzioni, ci sono la Logistica e le Officine Componenti, dove rimane alta la percentuale di colleghi rimasti ancora i Cigs, tra questi il Reparto Ruote dove la percentuale arriverebbe a superare il 50%. Inoltre l’Officina Ruote e la Sala Grafica, per una riduzione dei costi, hanno dovuto subire anche un trasferimento presso altri locali, fattore che a nostro avviso ha però tagliato le ali a un reale e auspicato sviluppo dell’attività a causa di una forte riduzione degli spazi e di conseguenza di capacità produttiva. Inoltre il trasferimento del Reparto Ruote ha momentaneamente bloccato importanti rilavorazioni (overhaul), esternalizzate per ora a terzi, che la Cub Trasporti ritiene necessario reintrodurre velocizzando e portando a termine i lavori ancora in corso nella “nuova officina” e prevedendo l’assunzione di tutti i lavoratori del Reparto rimasti involontariamente in Cigs.
Sistema clientelare: ne pagheremo tutti le conseguenze
Il sistema clientelare non giova ai lavoratori ma solo ai vecchi e nuovi padroni, nonché al mantenimento di benefici per alcune strutture sindacali: è proprio a causa del clientelismo che abbiamo subito un taglio del reddito complessivo, con la cancellazione dei trasporti aziendali e della mensa. Per non parlare dell’esiguo valore di 6 Euro per il Ticket Restaurant e un rinnovo del CCNL sezione vettori pari a zeroEuro. Né possiamo dimenticarci delle decine di colleghi che sono ancora oggi in Cigs in attesa di una chiamata. Tutto ciò è il pegno che siamo chiamati a sostenere, per mantenere in vita un sistema marcio che deve essere cancellato con urgenza.
Per cambiare radicalmente pagina è urgente una presa di coscienza generale, che tolga linfa a questo sistema putrido: è ora che si riprenda a lottare e si generi una solidarietà diffusa, rafforzando una O.S. indipendente, come la Cub Trasporti, che rappresenti solo le reali necessità dei lavoratori.
A breve verrà convocata una riunione con i lavoratori e colleghi rimasti ingiustamente esclusi
Roma Fco 06/11/2023 CUB TRASPORTI