Sosteniamo la lotta dei lavoratori Gianetti e GKN!
Dopo 152 licenziamenti dei lavoratori della Gianetti ruote di Ceriano Laghetto in provincia di Monza la stessa sorte è toccata ai 422 lavoratori della GKN di Firenze, licenziati con una mail, durante un week end estivo come tanti.
Dopo aver mandato a morire di Covid 19 migliaia di lavoratrici e lavoratori che si sono contagiati nelle fabbriche, nei luoghi di lavoro, nelle scuole e nei mezzi pubblici per non fermare la produzione e i profitti della grande borghesia, Confindustria ora pretende la libertà di licenziare, facendo pagare ai lavoratori questa crisi economica del capitalismo.
Il governo del banchiere Draghi, con l’appoggio di tutti i partiti del parlamento borghese e le principali direzioni delle organizzazioni sindacali, ha sbloccato i licenziamenti dando il via libera a uno tsunami occupazionale che investirà con violenza inaudita la classe lavoratrice.
È mancata l’organizzazione di un conflitto sociale che si opponesse a questa tragedia annunciata. Una volta di più i lavoratori imparano sulla loro pelle che il loro futuro non si risolve al tavolo dei padroni nei palazzi dei loro governi: le conseguenze di quegli accordi, al netto di annunci trionfalistici dalle gambe corte, si sono presto tradotte nel dramma della disoccupazione per centinaia di lavoratori diretti, indiretti e dell’indotto.
Il licenziamento dei lavoratori GKN e Gianetti è un attacco a tutta la classe operaia!
Il Fronte di lotta No austerity sostiene lo sciopero generale e provinciale dei lavoratori fiorentini di lunedì 19 luglio, auspicando che la lotta si estenda rapidamente in tutto il Paese e coinvolga i lavoratori di tutte le categorie, organizzati in tutti i sindacati, comitati o meno. Le manifestazioni organizzate in questi giorni dai lavoratori Gianetti e GKN siano l’inizio di un percorso di lotta crescente, che veda coinvolta tutta la classe lavoratrice per un vero sciopero generale nazionale contro questo governo e questo sistema barbaro, dove una minoranza di capitalisti, dopo aver sfruttato per anni gli operai, li scarica ora in mezzo a una strada insieme alle loro famiglie.