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Rinnovo CCNL AF: il 6 e 7 luglio sciopero di tutti i dipendenti delle imprese che svolgono attività ferroviarie

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Riceviamo dai Ferrovieri della Toscana e pubblichiamo


Si sciopera ancora. La vertenza per un rinnovo contrattuale finalmente equo per tutti i lavoratori che svolgono attività ferroviaria continua perché è la mobilitazione a continuare. La prima riflessione che ci sentiamo di fare è che negli ultimi mesi ha preso corpo quello che, per noi, è il vero modo di fare sindacato. Non quell’attività gerarchizzata che si nutre di deleghe in bianco per poi blindare l’interlocuzione con l’azienda. In una parola il consociativismo che ci ha portati negli ultimi decenni ad avere contratti sempre peggiori ed una normativa di lavoro ormai insostenibile. Il vero modo di fare sindacato di base è l’esatto contrario. Il protagonismo risiede nei lavoratori, punto di partenza e d’arrivo, nelle assemblee autoconvocate, nelle vertenze da esse indirizzate e sostenute con lo strumento dello sciopero. Altro strumento principe nei rinnovi contrattuale sono le piattaforme rivendicative, quelle vere perché espressione del pensiero dei lavoratori negli impianti ed in ogni luogo base di lavorazioni. Diciamo quelle vere perché di finte piattaforme, o meglio linee guida, le segreterie firmatarie ne sfornano in quantità industriale visto che sono tutte uguali ed esprimono concetti vaghi, generici e senza la benché minima concretezza. Aria fritta spammata per cercare di gettare acqua sul fuoco. Il fuoco, appunto. Il prossimo sciopero seguirà una serie di agitazioni quasi storiche, con percentuali di adesione che non si vedevano da anni, risposte nette ai tentativi aziendali di svuotarne l’effetto fino ad arrivare a colloqui di chiaro stampo intimidatorio. Non è solo la spia del malcontento, del malessere diffuso, dell’insostenibilità della normativa di lavoro, è questo ma molto di più. E’ una rinnovata voglia di impegnarsi, partecipare, mettersi in gioco. Un risveglio che ha, per sottolineare gli esempi d’avanguardia, reso possibile la nascita prima del Coordinamento Macchinisti Cargo (CMC) e, sulla scia, dell’Assemblea Nazionale PDM/PDB che interessa tutti i capitreno e macchinisti del Gruppo FSI. Assemblee continue, decisioni sempre collettive e gruppi di lavoro aperti che concretizzano gli indirizzi decisi, appunto, nelle assemblee. Tutti contano allo stesso modo, ogni idea aiuta ed ogni minuto dedicato all’Assemblea è un mattone in più nella difficile vertenza. Al centro di tutto la piattaforma rivendicativa, semplice frutto di migliaia di questionari. Non vuote parole ma elementi e necessità concrete. Le segreterie di base rispondendo alla proposta dell’Assemblea (indirizzata a tutte le organizzazioni sindacali) hanno aderito, per la parte del personale dei treni, alla piattaforma nata dai questionari. Il mandato è dei lavoratori. Per la Cub Trasporti funziona così. L’importanza del momento è confermata da altri esempi di movimenti assembleari, su tutti l’Assemblea Nazionale dei lavoratori della manutenzione infrastruttura. Dinamica simile fra radicale peggioramento delle condizioni di lavoro e partecipazione ad una fondamentale vertenza che, in poco tempo, ha raccolto centinaia di adesioni creando un’altra realtà di forte mobilitazione. Ma queste avanguardie non esauriscono le rivendicazioni che pur correndo in tutti i settori, divisioni, società, appalti, spesso fanno fatica ad infrangere le divisioni e l’isolamento creato ad arte da aziende e sindacati firmatari in funzione, come detto in premessa, di un sistema consociativo che si auto-protegge. L’auspicio è che lo spirito assembleare e la conseguente mobilitazione si diffonda anche nel personale di terra ed negli appalti. Per questo lo sciopero del 6 e 7 luglio intende catalizzare in una piattaforma tutte le necessità delle realtà lavorative, comprese nelle attività ferroviarie. Svincolarsi dalle deleghe, partecipare ed impegnarsi individualmente e poi a livello collettivo, sostenere le vertenze con gli scioperi è l’unica via efficace e democratica per essere protagonisti del proprio futuro.