2021: un inizio d’anno all’insegna delle lotte!
Un 2021 che inizia con varie vertenze per molte categorie di lavoratori.
Le contraddizioni tra capitale e lavoro emergono in tutta la loro crudezza a causa della crisi economica del sistema capitalista, approfondita e accelerata dalla pandemia di Covid-19, che ha costretto milioni di lavoratori nel limbo tra la borsa e la vita.
Whirlpool, Ilva, Fca e Bekaert sono solo alcuni esempi di realtà industriali dove centinaia di operai stanno lottando contro, licenziamenti, delocalizzazioni e periodi interminabili di cassa integrazione al 60% del salario.
Molte sono le lotte e gli scioperi già in campo, a partire dai lavoratori dei trasporti con uno sciopero ferroviario indetto dai sindacati confederali per il 26 gennaio, che sarà seguito da uno sciopero del Trasporto pubblico locale indetto per l’8 febbraio. In entrambi le mobilitazioni però le direzioni burocratiche non pongono come punto centrale la tutela della salute richiesta a gran voce dai lavoratori, oggi messa duramente a repentaglio dal rischio contagio da Covid-19, soprattutto con la nuova riapertura delle scuole in tutta Italia. Un altro appuntamento importante riguarda i lavoratori organizzati dal Si Cobas e dallo Slai Cobas per il Sindacato di Classe che incroceranno le braccia il 29 gennaio insieme anche al comitato “lavoratrici e lavoratori combattivi”. Da evidenziare la ripresa della lotta dei lavoratori Alitalia che hanno messo in calendario una serie di iniziative unitarie di diverse organizzazioni sindacali di base ed autonome, contro l’ennesimo piano che comporterà migliaia di licenziamenti e lo smembramento della compagnia di bandiera. Anche la scuola è in fermento: in molte città gli studenti stanno organizzando proteste contro un’apertura degli istituti superiori che non garantisce nessuna sicurezza.
Il Fronte di lotta No austerity esprime solidarietà e sostiene tutte le lotte in corso, continuerà a lavorare per l’unità d’azione contro il capitalismo, nel tentativo di raccordare tutte le vertenze sindacali e sociali verso un grande sciopero generale reale e di massa, che superi tutte le barriere burocratiche ed opportunistiche delle direzioni sindacali che tengono divisi tra di loro i lavoratori. Uniamo le lotte contro il padronato industriale e finanziario e suoi governi!