INSORGIAMO! La necessità dello spezzone #Insorgiamo nel corteo del 30 ottobre
La necessità di una campagna per lo sciopero generale e generalizzato
Iniziativa online in diretta Facebook sulla pagina “Insorgiamo con i lavoratori Gkn” e “Tutti a bordo – No al piano Ita”, martedì 26 dalle 18:30.
Con interventi di:
-Collettivo di fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze
-Tutti a bordo – No al Piano Ita
-Stellantis
-Pirelli Milano
-Whirlpool Napoli
-Disoccupati “7 Novembre” Napoli
“Noi non ci siamo svegliati un venerdì di luglio con l’idea di cambiare il paese. Noi quel giorno credevamo di essere in ferie. Di colpo ci hanno portato via il posto di lavoro, la nostra fabbrica, la nostra casa, le nostre abitudini.
E’ successo di colpo, ma ci sono lunghi processi accumulati che hanno preparato quel colpo: lo strapotere e l’arroganza delle multinazionali, una lunga scia di chiusure e delocalizzazioni, trent’anni di attacchi al mondo del lavoro, il disimpegno di Stellantis dall’Italia, lo sblocco dei licenziamenti, il tentativo di sostituire lavoro “fisso” con lavoro precario e sottopagato, il tentativo di usare la presunta transizione ecologica per giustificare un massacro sociale particolarmente nell’automotive, le difficoltà che potremmo avere a continuare a pagarci mutui e affitti, la mancata risposta generale e unitaria del mondo del lavoro ogni qual volta chiudono una azienda o arrivano dei licenziamenti.
Detta in una frase: abbiamo realizzato che c’è e c’era un mondo che aveva determinato la chiusura della nostra fabbrica e che per difenderla bisognava provare a cambiare il mondo attorno.”
“Dopo mesi di lotta contro il piano ITA, il 15 ottobre hanno posto fine a 74 anni di storia della compagnia di bandiera e con essa la perdita di migliaia di posti di lavoro. Ma non si sono accontentati, non hanno solo licenziato, hanno discriminato le categorie più fragili quelle che andrebbero protette, donne, disabili, coppie. Per gli assunti in ITA, è stato riservato un regolamento aziendale in sostituzione del CCNL, con tagli del salario fino al 40%. Tutto ciò per rispondere agli interessi delle grandi compagnie europee e alle lobbies delle low-cost. Alitalia non poteva essere delocalizzata ed allora hanno deciso di cancellarla attraverso un grande esperimento sociale, che potrà essere riprodotto in altri ambiti: cancellazione delle clausole di salvaguardia, abbattimento dei diritti e cancellazione del contratto nazionale. Contro tutto ciò abbiamo e continueremo a lottare per tornare di nuovo “Tutti A Bordo”, ma isolati non avremo la giusta forza per riprendere il volo, ed allora abbiamo deciso di Insorgere per costruire insieme ad altre realtà i necessari rapporti di forza, che possano mettere in discussione il governo Draghi e il sistema nel suo complesso”
Così il Collettivo di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze invita ancora una volta a continuare la mobilitazione, non solo a loro fianco. Non solo per loro, ma anche per tutti e tutte noi.
Per questo, i lavoratori e le lavoratrici, insieme a tutti i solidali di Firenze e della Toscana saranno in piazza a Roma il 30 ottobre alla manifestazione contro il G20 convocata dai movimenti per la giustizia climatica e sociale, per la giustizia sociale, per il diritto alla casa e alla sanità pubblica. Saremo in piazza a difesa del lavoro, per la legge anti-delocalizzazioni e per chiedere uno sciopero generale e generalizzato.
La loro lotta ci sta insegnando tante cose, ma una su tutte è che necessario il protagonismo dei lavoratori e delle lavoratrici per cambiare i rapporti di forza in questo paese. È necessario unire le lotte e le vertenze sul lavoro per creare solidarietà di classe, per un fronte unico contro il governo Draghi e il massacro sociale che è in atto. Lo abbiamo visto continuamente con le ristrutturazione e riconversioni aziendali dove a pagare sono solo i lavoratori, come sta succedendo agli operai Pirelli da più di un anno in cassa integrazione in attesa di riprendere le attività produttive. Lo abbiamo visto anche nel caso della Whirlpool di Napoli, una vertenza che va ormai avanti da anni in un percorso costellato di tavoli, accordi, promesse puntualmente disattese. Lo continuiamo a vedere con l’aumento della disoccupazione e la mancanza di salario e prospettive soprattutto tra i giovani.
Possiamo purtroppo fare tanti altri esempi simili, allora perché non mettere in comunicazione alcune di queste lotte?
Il grido “Insorgiamo” lanciato dalla Gkn va raccolto, allargato, fatto proprio. Per marciare avanti, insieme, uniti/e!