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11 ottobre: sciopero contro gli attacchi del governo Draghi!

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l’11 ottobre si terrà un importante appuntamento di lotta, lo sciopero nazionale di 24 ore, indetto da tutto il sindacalismo di base per tutte le categorie pubbliche private.

Questo sciopero, nato in particolare per contrastare lo sblocco dei licenziamenti e la mattanza di posti di lavoro, già drammatica nel Paese e che rischia ulteriormente di aggravarsi nei prossimi mesi, ha raccolto la convergenza di un ampio e significativo fronte di lotta sulla rivendicazione dei diritti fondamentali, dalla salute all’istruzione, dalla difesa dell’ambiente e dei territori al diritto alla casa e alla libertà di espressione.

Un appuntamento dunque non solo sindacale ma anche di lotta politica contro i governi borghesi e contro un sistema economico-sociale che prospera sullo sfruttamento di risorse e persone.

Finalmente dopo anni di divisioni egemoniche e campagne autoreferenziali lo sciopero del 11 ottobre è stato proclamato in una data unitaria e con una piattaforma di rivendicazione condivisa da tutte le sigle del sindacalismo di base, un risultato importante che come Fonte di Lotta No Austerity abbiamo chiesto con forza da anni, convinti che l’unità d’azione di tutte le organizzazioni di classe sia oggi l’unica possibilità di risposta allo strapotere del padronato e dei suoi governi, nonché la via migliore per destare le coscienze delle masse e seminare il dissenso contro un capitalismo sempre più brutale, anche nel nostro Paese.

Va detto che la unità di intenti trovata è solo un primo passo, non ci sfugge che molte sigle sindacali stanno organizzando in maniera autonoma la propaganda e le iniziative territoriali, segni che ancora è lontana la possibilità di un processo di profondo rinnovamento di metodi e strutture nel mondo del sindacalismo di base ma comunque il segnale unitario è qualcosa di prezioso che vogliamo valorizzare e rilanciare, anche per le prossime iniziative di lotta; una collaborazione che auspichiamo non si fermi alle lotte sindacali ma sappia contaminare anche le realtà sociali e politiche del Paese.

Lo sciopero generale dell’11 ottobre è anche la sintesi di una serie emblematica di lotte coraggiose che si stanno diffondendo nel Paese, come quella delle lavoratrici e dei lavoratori Alitalia contro le migliaia di esuberi annunciati, che da anni lottano contro la dismissione della azienda e la arroganza del mondo politico che più volte ha tentato di sacrificarli per favorire loschi speculatori; tentativi squallidi di governo e padroni che hanno incontrato puntualmente la dura resistenza della classe operaia a guastare i loro piani.

Impressionanti anche le lotte straordinarie degli operai della Gkn e della Whirpool, che hanno saputo raggruppare un fronte di lotta ampissimo con imponenti iniziative di piazza: la loro partecipazione allo sciopero dell’11 ottobre, come anche quella dei lavoratori della Piaggio, è il miglior modo per dire che lo sciopero è un’arma dei lavoratori nella lotta di classe e non un giocattolo di alcuni dirigenti sindacali per farsi concorrenza tra loro; per questo è importante che, indipendentemente dalla collocazione sindcale, i lavoratori si uniscano e si sostengano reciprocamente negli scioperi e nelle iniziative di lotta.

Del resto non possiamo nascondere che la grave crisi di diritti e tutele di lavoratrici e lavoratori in questo Paese e anche frutto del tradimento delle direzioni dei grandi sindacati Confederali, ormai complici del potere, come dimostra la presenza di referenti sindacali nei consigli di amministrazione di molte grandi aziende ma anche la gestione dei fondi pensione e del welfare aziendale; e d’altro lato dalla pessima qualità dei contratti nazionali di lavoro in ogni settore, la avanzata del sistema appalti/cooperative, la precarietà sempre più diffusa, il livello di intimidazione e repressione in ogni posto di lavoro.

Siamo però convinti che sia importante distinguere le direzioni opportuniste dalla base dei lavoratori iscritti e che anche tra le realtà legate al sindacalismo confederale ci siano compagni e compagne che lottano con coraggio e onestà, risorse che devono far parte di una nuova significativa stagione di conquiste lavorative e sociali.

Peraltro lo strumento dello sciopero è limitato dalla vergognosa legge 146/90 sempre più restrittiva nelle interpretazioni delle agenzie governative, che impedisce di scioperare per più di 24 ore e che stralcia dallo sciopero ampie fasce orarie della giornata; inoltre in una situazione sociale drammatica con milioni di disoccupati a cui si aggiungono i lavoratori licenziati, sono effettivamente tanti quelli che non possono esercitare la libertà di sciopero. Eppure lo sciopero rimane una delle armi di classe per eccellenza, che (in attesa di raggiungere la forza per poterlo esercitare infischiandosene delle regole borghesi) anche con i limiti attuali è in grado di bloccare il Paese e tormentare il sonno dei padroni.

Nel percorso di lotta verso un sistema basato sulla equità e sulla eguaglianza, lo sciopero dell’11 ottobre sarà un tassello importante e speriamo significativo. Pertanto come Fronte di Lotta No Austerity sosteniamo con convinzione lo sciopero nazionale unitario indetto dal sindacalismo di base e facciamo appello a tutte e tutti a scioperare e partecipare alle iniziative di piazza nelle principali città.