8 MARZO: NOI SCIOPERIAMO!
Al fianco delle donne che resistono all’occupazione militare!
Al fianco di Francesca, operaia Stellantis colpita per la sua attività sindacale!
Venerdì 8 marzo sarà una giornata di sciopero nazionale, in Italia e in tanti Paesi del mondo. Mai come quest’anno è importante scioperare contro la violenza di genere:dobbiamo rilanciare le grandi mobilitazioni dei mesi scorsi, che hanno visto scendere in piazza una marea umana per gridare un forte NO alla violenza sulle donne.
Secondo i dati ufficiali, che sappiamo essere al ribasso – perché non tengono conto del lavoro sommerso – nel 2023 44 mila donne sono state costrette a lasciare il lavoro dopo il parto per l’impossibilità di conciliare lavoro e maternità in una società che scarica il lavoro di cura principalmente sulle donne e taglia servizi (pensiamo solo all’assenza di posti nei nidi pubblici).
Il governo Meloni è un governo reazionario, autoritario e maschilista, che attacca quotidianamente le donne e tutti i settori oppressi (lgbt+, immigrati, ecc): la cancellazione del già misero reddito di cittadinanza obbliga molte donne a convivere con uomini violenti e pericolosi, per l’impossibilità di pagare un affitto o un mutuo. La disoccupazione femminile è alle stelle.
I recenti rinnovi contrattuali hanno lasciato sostanzialmente invariati gli stipendi e il precariato: l’aumento del costo della vita, degli affitti e dei mutui rende difficile la sopravvivenza. Sono soprattutto le categorie con una prevalenza femminile quelle più colpite: servizi, settore educativo, pulizie, sanità, commercio. Tutto questo fa sì che poche donne riescano a sfuggire alla violenza domestica, essendo costrette a continuare una convivenza forzata con chi le opprime.
Vogliamo dedicare questo nostro 8 marzo in particolare alle donne che subiscono la violenza della guerra: siamo al fianco delle donne palestinesi che lottano contro l’occupazione militare dello Stato razzista di Israele e delle donne ucraine che resistono all’invasione militare di Putin.
Il nostro 8 marzo è dedicato anche a Francesca, operaia Stellantis dello stabilimento di Atessa e attivista dello Slai Cobas. Francesca è stata sospesa con una contestazione disciplinare dai contenuti pretestuosi e illegittimi, che hanno chiaramente l’obiettivo di zittire le voci di dissenso all’interno della fabbrica. Riteniamo che questo sia un atto ingiusto e intimidatorio. Pensiamo anche che si tratti di discriminazione nei confronti di una lavoratrice donna. I padroni come sempre discriminano le donne e non esitano a colpirle duramente quando osano alzare la testa, come ha fatto Francesca, sempre in prima linea nel denunciare lo sfruttamento nel suo luogo di lavoro.
L’8 MARZO TUTTE IN SCIOPERO E IN PIAZZA
CONTRO MASCHILISMO E CAPITALISMO!