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ITA: DECOLLA L’ATTACCO AL MONDO DEL LAVORO

3' di lettura

UE, GOVERNO, SINDACATI COMPIACENTI: VERGOGNA!


Il 14 e 15 ottobre sono state 2 giornate veramente cariche di emotività per tanti lavoratori e lavoratrici Alitalia, soprattutto per coloro che, con determinazione e coraggio, sono stati partecipi di un grande percorso di lotta. Presidi, cortei, blocchi, assemblee e scioperi hanno caratterizzato 10 mesi di mobilitazione con un unico intento: respingere il piano ITA. Peccato che tale obiettivo non coincideva con la stragrande maggioranza delle direzioni sindacali che, chi da subito e chi in corsa, hanno dato l’avallo all’ennesima macelleria sociale, illudendo i lavoratori e lavoratrici che l’occupazione, il salario e la storia di Alitalia sarebbero stati tutelati attraverso la trattativa, menzogna!

Il comitato Tutti A Bordo – No al piano ITA, è stato il primo che, con lungimiranza e cognizione di causa, ha contestato aspramente le delegazioni delle organizzazioni sindacali, responsabili di aver accettato un confronto deleterio con chi (Altavilla) ha rappresentato fin da subito disprezzo per la compagnia di bandiera ma soprattutto per i suoi lavoratori e lavoratrici. Mancata applicazione di tutele e clausole sociali nella cessione di ramo d’azienda (l.2112), selezione mediante piattaforma online con presentazione CV con uso discriminatorio del green pass, cancellazione del CCNL, migliaia di licenziamenti e messa a bando delle attività di terra (handling e manutenzione). Un massacro senza precedenti che governo e sindacati hanno barattato con un anno di cassa integrazione, con migliaia di colleghe e colleghi posti cassa integrazione a zero ore dal 15 ottobre.

Nei fatti ITA è un grande esperimento sociale imposto dal governo Draghi, per deregolamentare quelle poche tutele rimaste nel mondo del lavoro, per poi estendere il nuovo modello non solo al settore aereo ma anche alle altre categorie. Noi abbiamo lottato contro tutto ciò non solo per difendere il nostro lavoro e salario, ma anche nel tentativo di fermare un attacco generale ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e di sicuro non ci fermeremo.

Come in ogni vertenza, la tattica della controparte – tra cui le organizzazioni sindacali ai tavoli – è stata quella di dividere le categorie di terra e volo, nel tentativo di disinnescare l’unione tra i lavoratori pronti a respingere ogni piano di smantellamento della compagnia. Non è un caso che hanno tenuto scollegata la cessione della parte Aviation dai bandi di vendita di terra: prima hanno licenziato migliaia di colleghi di volo con selezioni discriminatorie e per chi è stato assunto hanno imposto un regolamento aziendale con taglio del salario del 40%. Ora partirà l’attacco ai lavoratori dell’handling e della manutenzione, con bandi che vedranno fin da subito la vendita a privati, con ulteriori licenziamenti e chissà quale contratto o regolamento aziendale. Il nostro principale compito sarà tenere unite tutte queste realtà: chi è in cassa a zero ore senza nessuna visibilità sul proprio futuro, chi dovrà subire i bandi di vendita con il rischio di ulteriori licenziamenti, chi assunto in ITA ha subito tagli pesanti a propri diritti e salari.

Nel frattempo nel totale silenzio (che ha caratterizzato più volte questa vertenza) è partita la mattanza nei confronti dell’indotto, a partire dal call center Almaviva di Palermo, dove è stato firmato un accordo che verrà posto a referendum, con tagli pesanti al salario e vaghe promesse di assunzione. Nonostante sarà una votazione sotto ricatto, noi sosterremo con forza le lavoratrici e lavoratori Almaviva che decideranno di votare NO contro l’ennesimo attacco alle loro condizioni di lavoro. Oltre al call center, stanno rischiando occupazione e salario tanti altri colleghi e colleghe delle pulizie, del catering, della sicurezza, delle mense, ecc, a questi lavoratori e lavoratrici noi proponiamo di unirsi in una lotta unitaria che vede tutti fortemente colpiti.

Quello che stiamo raccontando è il frutto amaro di decenni di concertazione ed opportunismo da parte delle principali direzioni sindacali, che hanno anteposto il mantenimento delle loro strutture sindacali di fronte alla difesa di occupazione, diritti e salari di milioni di lavoratori e lavoratrici. Proprio per questo il comitato Tutti A Bordo – No al piano ITA, si è adoperato nei mesi estivi nella raccolta di più di 3 mila firme per richiedere un referendum che fosse strumento di controllo rispetto qualsiasi accordo che riguardasse il futuro occupazionale e salariale. C’è un grande problema che riguarda la rappresentanza sindacale, sempre di più ad appannaggio delle organizzazioni che decidono di rinchiudersi nel recinto delle regole di sistema, in Alitalia ancora di più visto che non sono mai state convocate neanche le elezione per le rappresentanze unitarie (RSU).

Sicuramente dovremmo continuare a rimanere in piazza e ci faremo promotori di iniziative con chi ha continuato a lottare al nostro fianco contro questo nefasto piano, non possiamo permetterci che si abbassi il livello di attenzione sulla nostra vicenda, fuori dalla mobilitazione non saremo più un problema per nessuno. In ogni modo crediamo che sia necessaria una risposta unitaria di tutto il mondo del lavoro, isolati continueremo a subire solo sonore sconfitte, non abbiamo molto altro tempo da perdere, bisogna costruire i necessari rapporti di forza per porre fine al governo Draghi, passaggio necessario per tentare di mettere in discussione il piano ITA con l’obiettivo di ricomporre la compagnia di bandiera. Nel nostro piccolo stiamo tentando di dare il nostro contributo, a partire dal reciproco sostegno con gli amici della Gkn di Firenze che continuerà a partire dalla prossima settimana nelle iniziative che dovranno vederci tutti impegnati:

  • Martedì 26 Ottobre, h 18:30 diretta Facebook “Che autunno vogliamo?” insieme con lavoratori Gkn, Whirlpool, Pirelli, Stellantis e disoccupati Napoli;
  • Mercoledì 27 Ottobre, h 9.30 presidio No Ita sotto Palazzina Alfa – Area tecnica Fco;
  • Giovedì 28 ottobre, h 20.30 Teatro Puccini, Firenze Assemblea cittadina organizzata dal Collettivo di fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze;
  • Sabato 30 Ottobre, h 15:00 spezzone #insorgiamo alla manifestazione a Roma contro il G20.

AVANTI UNITI ADESSO INSORGIAMO