Sostegno allo sciopero nazionale del comparto aereo-aeroportuale-indotto!
Le privatizzazioni di fatto degli aeroporti, con i vari appalti e subappalti dei diversi servizi a cooperative o aziende terze, hanno reso il lavoro sempre più precario, meno tutelato e con significative perdite di salario. La crisi del settore causata dalla pandemia è stata scaricata sulle lavoratrici e sui lavoratori che da oltre un anno sono costretti a casa con lo stipendio dimezzato dalla cassa integrazione, quando non rischiano addirittura il posto come migliaia di dipendenti Alitalia che sono ormai da settimane in lotta contro la nascita di Ita, azienda pubblica che nasconde in realtà l’ennesimo smembramento della compagnia di bandiera in tante fette per i diversi competitor del settore. I lavoratori e le lavoratrici di Alitalia, uniti ai loro colleghi dell’indotto (catering, pulizie, etc), rappresentano la punta più avanzata della lotta nel settore aereo e aeroportuale. Una lotta che è cresciuta giorno dopo giorno ed è già diventata una protesta contro il governo Draghi e l’Unione europea, che sono giustamente identificati dai lavoratori come i principali responsabili della loro situazione.
Sabato 15 maggio gli addetti del settore aereo, aeroportuale e indotto, tutti uniti, dopo il riuscito sciopero dello scorso 23 aprile, incroceranno ancora le braccia per 24 ore (8 ore per i lavoratori Alitalia), con presidi a Fiumicino e Linate. Con l’auspicio che questa lotta possa estendersi presto a tutti gli altri settori in crisi nel nostro Paese (a Melfi lo stesso giorno ci sarà un presidio degli operai di Stellantis contro il rischio di ridimensionamento dello stabilimento).
Il Fronte di lotta No austerity sostiene con forza e solidarietà militante lo sciopero del 15 maggio!
14 maggio 2021
Fronte di Lotta No Austerity